Tut per ‘n mort

Scritto e diretto da LINO GRASSO e PINUCCIO BELLONE

“I peuss nen femne na rason (non ci posso credere)…. “Dui minute prima ed moeri a respirava (due minuti prima di morire respirava)”.

Il senso è tutto in questa frase. Quante volte non ci rendiamo conto che, di fronte al tragico evento della scomparsa di una persona, si scatenano luoghi comuni e frasi fatte come se piovesse.Abbiamo cercato di condensare tutto in 90 minuti di spettacolo per prenderci in giro ma, soprattutto, per prendere in giro la morte quasi a volerla sdrammatizzare.

La famiglia Valenza è colpita da un lutto improvviso e tutto viene messo in discussione dalle ultime volontà del “caro estinto” e dalla sua richiesta di far saper il tutto “a esequie avvenute”. Scompiglio, incredulità, impreparazione all’evento, scaramucce tra parenti, cose mai dette, visite inaspettate, accadimenti improvvisi… insomma tutti gli ingredienti della tipica commedia che ha un unico scopo… scatenare il buonumore e strappare sorrisi e risate… anche se c’è di mezzo … IL MORTO!

La trilogia del “TUT” iniziata anni fa con la prima commedia TUT PER ‘NA PASTILIA e proseguita con TUT PER ‘NA LASTRA ‘D GIASSA trova degna conclusione con questo ennesimo capitolo in dialetto piemontese.

Vi apriamo le porte di CASA VALENZA in modo possiate, anche voi, partecipare al cordoglio ed unirvi al nostro dolore con i vostri applausi e la vostra allegria perché se è vero quello che sosteneva, forse, Bakunin che “una risata ci seppellirà” noi vi promettiamo di farvi ridere, ma non di farvi morire dal ridere … almeno lo speriamo… ma se dovesse succedere … niun problema… suma bin parià!!!!

Grazie per essere con tutti noi questa sera.

Note di regia

Prendi la voglia di scrivere un testo a quattro mani e poi ti accorgi che il cast lo stravolge, lo fa crescere, lo modifica, lo integra e lo rende migliore rispetto a quello originale. La forza del nostro gruppo, di questo gruppo in scena questa sera, è proprio questa ovvero non limitarsi a mettere in scena un testo, ma divertirsi a tirarlo a destra e manca per costruire risate, inventare per suscitare ilarità, perdere il filo per ritrovarne uno ancor più ridanciano e grottesco. Ridisegnare i personaggi facendoli propri e regalare loro una vita teatrale diversa da quella immaginata… insomma un bel casino. Un casino nel quale ci siamo buttati a capofitto combattendo anche a colpi di vaccini anti covid ed anti influenzali… il risultato? Non appena si aprirà il sipario lo vedrete.

La posizione sulla Mappa

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