C’è il sole, c’è tanta gente, tantissima, moltissimi ragazzi, alcuni con la maglietta con su scritto “LaRibalta”, altri con gli occhiali da sole, alcuni seduti, altri in piedi, Marianna con una valigia in mano, la sua valigia.
In chiesa c’è compostezza, silenzio, raccoglimento…ed una valigia! Poi, al termine della funzione, Francesco si avvicina al leggio e con la voce rotta dall’emozione saluta il suo amico “Bio”… e la valigia è sempre presente!
Rubo, non me voglia, le sue bellissime parole perché sono anche le mie e dovrebbero essere le nostre, di tutti noi perché tutti abbiamo, almeno una volta, sognato di vestire i panni del Super Eroe. Pensavamo fosse difficile ed invece, i ragazzi de LaRibalta, ricordando “Bio”, ci hanno rassicurato che è facile… basta volerlo!
“Bio è sempre stato un supereroe. Uno di quei supereroi che agiscono nell’ombra provocando il bene del mondo. Lui lo sa. Bio non vola, è tutt’altro che invisibile, e non solleverebbe mai un enorme peso. Non provate nemmeno a chiederglielo… Bio non è superveloce, invulnerabile, né tanto meno mimetico. Se il mondo dovesse aver bisogno di questi poteri per sconfiggere il male… beh, allora lui stesso ammetterebbe che sarebbe meglio rivolgersi a qualcun altro. Ma nella semplice autoironia risiede il superpotere della sua sconfinata autenticità. In un mondo che sempre di più ne avrebbe bisogno. Dice e fa, fa e crede, crede e, solo alla fine, pensa… con un’onestà così tenera da portare chiunque a volergli bene. Bio è un oceano di sogni, più o meno realizzabili. Talvolta utopici. È voglia di lottare per realizzarli ad ogni condizione. È dolce accettazione dell’impossibilità, talvolta, di realizzarli. È mite anticonformismo, manifestato nei piccoli, ma soprattutto plateali gesti quotidiani. È impegno per la comunità, è presenza indelebile. È il mio più grande maestro dell’arte del fallire, del perseverare e del ricostruire. Ringrazio la vita di avermelo fatto incontrare, in un lontano giovedì sera come Fabio Lima, e averlo salutato in un altro giovedì come Bio: il supereroe che lui desiderava essere e che tutti desideravano conoscere. L’essere umano che è riuscito a diventare nonostante tutto, in questo mondo spesso disumano. È il più grande orgoglio della mia giovane vita averlo sostenuto in questo folle sogno. Ora mi fermo perché so che mi sta dicendo “Fra… ma parla come mangi…” con la testa inclinata verso destra, una fossetta espressiva e la mano sinistra alzata ad indicarmi. Ci impegneremo tutti noi della sua seconda famiglia a portare avanti il suo super potere. Il superpotere della bontà.”
Grazie ragazzi, grazie davvero perché da oggi sarà più facile, per me e mi auguro per tutti quelli che leggeranno, essere un super eroe. Non volerò, non ne sono capace, non sarò invisibile, non ne ho il potere, non solleverò pesi, non ho la benché minima presenza di muscoli, non sfreccerò velocissimo, ho un bradipo nel sistema motorio, ma, nel ricordo di “Bio”, mi impegnerò ad essere autentico, autoironico, sognatore, anticonformista, ma soprattutto UMANO per poter fallire e, perseverando, ricostruire sulle ceneri del fallimento.
Poi mi rendo conto che ho in mano e nell’animo un’arma potentissima, la stessa che Bio aveva, la stessa che abbiamo tutti e che dovremmo usare più spesso, imbracciandola nel quotidiano per mietere proseliti e non vittime… un ordigno capace di far risaltare la bellezza con la cultura, il sapere con la curiosità, la conoscenza con l’amicizia ed allora sorrido nella mia consapevolezza.
Mi sono allontanato da quella piazza assolata senza riuscire a staccare lo sguardo da quella valigia piena zeppa, immagino, dei vestiti di un piccolo e talentuoso super eroe… ma magari era vuota ed allora adesso ho, abbiamo, un motivo in più per riempirla con cose talmente impalpabili che non hanno peso, ma che hanno una formidabile forza… i rapporti, l’amicizia, la passione, la bellezza, la curiosità, l’ironia e la bontà… proiettili inoffensivi fisicamente, ma potentissimi nello spirito… sparati da un fucile che si chiama “Teatro”.
Buon Agosto a tutti i Super Eroi!
Pinuccio Bellone



