Stagione Teatrale 2024/25
Commedia di Dario Fo e Franca Rame
Regia Claudio Destino e Federica Tucci
La commedia fu rappresentata la prima volta il 10 dicembre del 1970 a Milano.
“La «morte accidentale» a cui allude ironicamente il titolo è quella dell’anarchico Giuseppe Pinelli, precipitato il 15 dicembre 1969 dalla finestra del quarto piano della questura di Milano, nel corso dell’interrogatorio per la strage di Piazza Fontana. Le circostanze della morte, inizialmente non chiare, furono poi archiviate come un caso di «malore attivo».”
Il testo di Fo che prende vita un anno dopo il fatto, rappresenta una farsa irresistibile e incredibile, che attraverso l’uso del grottesco e del paradosso, mette in luce le menzogne e le contraddizioni del potere, nella sua natura più universale, il potere in quanto tale. L’effetto giullaresco è di una totale e travolgente comicità.
Impossibile quindi non pensare che ancora oggi, davanti alle “morti accidentali” seppur per altre ragioni, si accomuna puntuale, il vuoto d’informazione attorno all’evento, spesso tradotto dalla negazione, dall’incoerenza di dichiarazioni ufficiali, atti giudiziari grotteschi, testimonianze appannate, incerte. Il testo di Fo ci riporta all’attenzione queste scomode verità, con audace e provocatoria genialità artistica, ci mette quasi in guardia, esortandoci a non fermarci mai alle verità raccontate e ai fatti cosi riportarti nel nome della giustizia e della fiducia, nel nome dell’informazione, e di come anzi il potere, riesca a organizzare il “gioco” del massacro, gestire il pianto, lo sdegno, lo scandalo, scegliere i colpevoli, le vittime, le medaglie alle vedove e agli orfani.
Siamo partiti dallo studio, non solo del testo di Fo e di tutto il materiale che lascia in eredità, ma aprendo anche uno spazio al dialogo, alla riflessione.
Abbiamo cercato attraverso i dati e gli atti ufficiali che hanno caratterizzato la scrittura del testo di Fo, di ritornare in quella stanza della questura di Milano e ripercorrere ciò che accadde, per non dimenticare.
Il nostro lavoro parte dall’urgenza etica e artistica di risvegliare la forma del teatro più naturale, essenziale. Per credere che il teatro si possa dimostrare il luogo più autentico per riconquistare quegli spazi di espressione e libertà.
“Diceva Bertolt Brecht: <>. Ma non illudiamoci, vedremo tornare ancora l’arroganza e la ferocia del potere. Un potere rivestito con costumi nuovi, volti mascherati con sotto le stesse facce. E vedremo anche i nostri compagni passati sotto le file loro per pochi o tanti quattrini. L’importante per noi è avere la forza di tornare da capo, con la stessa rabbia e la stessa determinazione a dimostrare di nuovo al pubblico il deretano nudo e orrendo dell’ipocrisia” – (Prologo di Dario Fo).
e-mail: prenotazioni@teatrocardinalmassaia.it
Tel. +39 011 221.61.28
orari della biglietteria: da martedì a venerdì dalle 17.00 alle 19.00
Intero: 16 €
Ridotto: 13 €
Unico online: 14 €