Ovvero “Gli scherzi” di Cechov
Adattamento e Regia Lucio Barbati
Tra il 1880 e il 1890 , Anton Cechov scrive degli atti unici o “Scherzi scenici” come lui stesso li ha definiti. Sono pièce di natura satirica,scritte con una perizia di meccanismi comici notevole,che evidenziano le ipocrisie del suo tempo. I protagonisti sono personaggi grotteschi portati all’estremo in ogni loro gesto o parola . Cechov anche in questi atti unici, riesce a evidenziare in maniera tragicomica , i più sottili movimenti dell’animo umano. Ed è questo a renderlo universale e perenne.
Trasformando di volta in volta i differenti spazi scenografici,attrici e attori plasmeranno i personaggi altalenandosi in bizzarro disequilibrio fra solitudini,battibecchi,fallimenti,brindisi,scherzi.(Lucio Barbati)
“Amo Cechov in modo così speciale perché i suoi personaggi,i suoi racconti, assomigliano alla vita. Mi piace quel piccolo mondo sommesso fatto di persone piene di illusioni inconcludenti immersi in una eterna cialtronesca vaghezza : creature fantasiose,al tempo stesso vittime e complici del mondo che li circonda ” .(Marcello Mastroianni)