L’IDIOTA

Libero adattamento de L’Idiota di Fedor Dostoevskij

a cura di Danilo Reschigna

Con Danilo Reschigna e la partecipazione di Mario Cottura

“La bellezza salverà il mondo”, lo avrebbe affermato il Principe My$kin: cosa siano salvezza e bellezza, lo sa soltanto il santo ‘idiota’ che scompiglia le carte dei normali peccatori. Sembra non conoscere il peccato il giovane che ritorna in mezzo alla società dopo una infanzia e adolescenza trascorse in luoghi appartati, dove nell’incanto della natura e dell’innocenza è stata curata quella sua ‘malattia’, l’epilessia. Detestata e amata, l’innocenza suscita repulsione e attrazione, come se chi ne è portatore costringa quelli che lo incontrano a misurarsi con la propria vita, quella giunta fin lì e quella futura. Rinnovandosi la storia del sacrificio del Buono e del Santo. (msc) “Da un pezzo ormai ero tormentato da una certa idea, ma avevo paura di farne un romanzo perché si tratta di un’idea troppo difficile e io non mi sentivo pronto per esprimerla, sebbene essa mi appaia straordinariamente seducente tanto che ne sono addirittura innamorato. Quest idea è di rappresentare una natura umana pienamente bella. … Non c’è niente di più difficile al mondo, e specialmente oggi. …Si tratta di un compito smisurato. Il bello è un ideale, e l’ideale … è ben lontano dall’essere stato elaborato. Al mondo c’è stato soltanto un personaggio bello e positivo, Cristo, tantoché l’apparizione di questo personaggio smisuratamente, incommensurabilmente bello costituisce naturalmente un miracolo senza fine.

Fedor Dostoevskij, 1867

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